STM è una delle principali fonderie di circuiti elettronici Italo-Francese e la seconda a livello europeo. Si occupa principalmente di memorie RAM e sistemi microelettromeccanici.
Accelerometri e i giroscopi sono concetti basati sulla meccanica classica e finalizzati alla misura in tempo reali le variazioni delle variazioni delle velocità lineare e angolare di un sistema. La loro miniaturizzazione è stata spinta dallo sviluppo di sistemi di protezioni dagli urti (airbag), dove però la necessità di una affidabilità prossima al 100% ha fatto lievitare in maniera spesso insostenibile i costi di produzione mettendo fuori mercato mote realtà produttive.
Gli accelerometri MEMS sono costituiti da due elementi in silicio uno sospeso ed un fisso, posti a distanza micrometrica l’uno dall’altro, che, sottoposti ad una accelerazione, modificano la loro separazione generando un segnale elettrico. Vengono realizzati con tecniche fabbricative analoghe a quelle utilizzate per la realizzazione di circuiti integrati.
Benché le dimensioni della parti attive di questi sistemi raramente scendano sotto il micron, l’approccio seguito nella loro progettazione e realizzazione ha molto in comune con le nanotecnologie. Alla base di un MEMS c’è infatti la combinazione di funzionalità differenti in un solo dispositivo resa possibile dalla riduzione delle dimensioni.
STM è una delle principali fonderie di circuiti elettronici Italo-Francese e la seconda a livello europeo. Si occupa principalmente di memorie RAM e sistemi microelettromeccanici.
Accelerometri e i giroscopi sono concetti basati sulla meccanica classica e finalizzati alla misura in tempo reali le variazioni delle variazioni delle velocità lineare e angolare di un sistema. La loro miniaturizzazione è stata spinta dallo sviluppo di sistemi di protezioni dagli urti (airbag), dove però la necessità di una affidabilità prossima al 100% ha fatto lievitare in maniera spesso insostenibile i costi di produzione mettendo fuori mercato mote realtà produttive.
Gli accelerometri MEMS sono costituiti da due elementi in silicio uno sospeso ed un fisso, posti a distanza micrometrica l’uno dall’altro, che, sottoposti ad una accelerazione, modificano la loro separazione generando un segnale elettrico. Vengono realizzati con tecniche fabbricative analoghe a quelle utilizzate per la realizzazione di circuiti integrati.
Benché le dimensioni della parti attive di questi sistemi raramente scendano sotto il micron, l’approccio seguito nella loro progettazione e realizzazione ha molto in comune con le nanotecnologie. Alla base di un MEMS c’è infatti la combinazione di funzionalità differenti in un solo dispositivo resa possibile dalla riduzione delle dimensioni.